Salendo la croce
discende il mistero
nascosto in un uomo
che ha poco di intero...
Confuso e contuso
sudante di sangue
procede un istante
poi cade il rampante...
L’affanno e il sospiro
s’accostano al seno
il capo ormai chino
non vede alcun segno...
Percosso e sputato
già giace il reietto,
la croce il suo giogo,
la tomba il suo letto...
La morte squarciando
le ultime grida
assale vincendo
e pare che rida...
Ormai quel silenzio
non fa che attestare
la fine di un folle
venuto a salvare...
Lo sguardo curioso
non può più vedere
il grande mistero
che sta per donare...
Soltanto il dolore
affidato all’amore
riscopre la vita
che emerge immortale...
Quel morto inchiodato
s’è fatto reietto
perché il mio peccato
infrangesse di petto...
Ed ora anche un canto
rinasce nel cuore
non son io che canto
è Lui, il mio Signore.